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Requisiti degli edifici a energia quasi zero per nuovi edifici e non…

consumi energetici destinati al settore civile rientrano in prima fila nel bilancio energetico nazionale e incidono evidentemente sulle emissioni di anidride carbonica nell’ambiente. La causa? Molti impianti di riscaldamento italiani sono ancora alimentati da fonti fossili.

La legislazione italiana in vigore e dedicata alle prestazioni energetiche in edilizia, ha prescritto grandi cambiamenti entro il 2020: oltre alla costruzione di edifici a energia quasi zero, si fa forte la necessità di rinnovare quelli già esistenti.

Ma quali sono le trasformazioni da attuare per rendere l’esistente più efficiente e performante a livello energetico?

Il punto su il patrimonio edilizio italiano

La legislazione italiana ha prescritto che: entro il 31 dicembre 2020 tutti i nuovi edifici saranno a energia quasi zero (nZEB). Lo stesso varrà per gli immobili di nuova costruzione di proprietà e occupati da enti pubblici, con un anticipo sulla data del radicale cambiamento (31 dicembre 2018).

Più un edificio è efficiente meno impatta sull’ambiente: ecco perché ci si impegna a rinnovare l’attività edilizia. Ma costruire nuovi edifici non basta per migliorare la qualità dell’ambiente in cui viviamo.

La maggior parte del patrimonio edile italiano è costituito da edifici realizzati prima dell’applicazione di qualsiasi prescrizione (Direttiva Europea 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia) e molti di questi non sono mai stati sottoposti a riqualificazione.

La Commissione europea invita, dunque, gli Stati membri dell’UE ad accelerare l’elaborazione di politiche che sostengono la ristrutturazione dell’esistente, con l’obiettivo di trasformare gli edifici attuali in nZEB.

Edifici a energia quasi zero: nuovi e già costruiti

Per nearly Zero-Energy Building si intende un edificio ad altissima prestazione energetica, il cui fabbisogno di energia è quasi nullo perché coperto in modo significativo da fonti rinnovabili.

La legge italiana 90/2013 prescrive che:

  • tutti gli edifici di nuova costruzione  dovranno essere nZEB a partire dall’01.01.2021
  • gli edifici occupati da enti pubblici o di proprietà dell’Ente stesso dovranno trasformarsi in nZEB entro il 31.12.2018

E cosa dire dell’esistente?

Su questo punto giunge in soccorso il Decreto Ministeriale 26/06/2015 che definisce nZEB tutti gli edifici nuovi ed esistenti che soddisfano i requisiti relativi al fabbricato, all’involucro edilizio, ai sistemi impiantistici e alla prestazione energetica.

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