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Energy20 risponde: “Non comprare l’ombrello quando piove”

Energy20 segue il cliente dall’inizio alla fine dell’intervento energetico ad esso fornito cominciando dalle domande di quelli che non sono ancora considerati clienti ma bensì semplicemente persone con alcune curiosità. È questo quanto accade, oltre che quotidianamente alo sportello informativo Energy20, anche fra i commenti che si trovano di seguito a un articolo scritto dall’Ingegner Giancarlo Balzer per casavuoisapere.it nel quale si parla dell’efficientamento energetico (“Il termine è decisamente brutto…ma la sostanza che si cela dietro la forma è ottima”). Sono proprio le domande della gente il punto di partenza necessario per effettuare interventi mirati, senza proporre in partenza un’unica soluzione ma analizzando la richiesta, il contesto del quale si fa riferimento e solo in seguito proponendo un ventaglio di soluzioni funzionali alla necessità. I venditori di illusioni di risparmio immediato e soluzioni “sempre corrette” sono dietro l’angolo. Siate più furbi di loro e prima di avviare l’intervento fate domande a chi non offre sempre una sola risposta ma può fornire proposte diverse, tutte mirate a garantire il risparmio energetico desiderato, al fine di assicurare un buon investimento. Ecco un esempio: la domanda di Cinzia trova una risposta di un esperto, non di un venditore di un prodotto.

Cinzia domanda:

Per risparmiare la quantità mostruosa di energia che bruciamo in questi giorni di clima africano esiste solo la via dei “pinguini” (i cui prezzi, guarda caso, sono esplosi dalla sera alla mattina…) o ci sono altre vie. Vie che riparano la casa dal sole e dal calore? In prospettiva guardando alla prossima estate, ci sono interventi edilizi, non importa se anche lunghi l’importante è che siano particolarmente efficaci, che mi può suggerire? Grazie….

Ingegner Giancarlo Balzer (Energy20) risponde:

Signora Cinzia, il “pinguino” segue la regola della domanda e dell’offerta, un insegnamento di mio padre è quello di “non comprare l’ombrello quando piove”. A parte questo direi che l’approccio più sbagliato è quello di tamponare con soluzioni che poco hanno a che vedere con il risparmio energetico e con gli impianti mentre invece è assolutamente corretto il suo pensiero che io traduco nel ragionare in ottica di sistema edificio/impianti con un occhio ai costi e alle intenzioni, propensioni, necessità dell’utente. In altre parole si deve ragionare sullo stato di fatto analizzando sia l’involucro edilizio sia gli attuali impianti considerando anche il livello di vetustà degli stessi. Dopo di che si vanno a considerare le necessità dell’utente che normalmente da importanza diversa a diversi elementi quali risparmi, confort, propensione per una tecnologia, servizi energetici richiesti, eccetera. Si identificano a questo punto due, tre massimo quattro scenari con diversi livelli intervento e quindi di costi e di risparmio. La scelta finale è dell’utente ma questa avverrà, se fatto questo percorso, tra ipotesi equilibrate composta da sistemi compatibili e senza inutili e spesso dannose forzature commerciali. Le suggerirei di affidarsi ad aziende che ragionano in ottica di sistema, che non siano specializzate in qualche tecnologia e che affrontino l’intervento partendo da valutazioni sull’edificio.

La risposta di Energy20 è chiara ma per qualsiasi richiesta di informazione non esitate a contattare gli esperti in materia energetica.

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