Impianto solare o termico: quale scegliere?

Sentiamo spesso parlare di energie rinnovabili, di pannelli solari fotovoltaici e di pannelli solari termici. Sappiamo tutti la differenza tra i due, le relative caratteristiche e quale è il più adatto alle esigenze di ognuno di noi? Esistono differenze e peculiarità.
Differenza tra pannelli solari termici e fotovoltaici
Come prima cosa è utile iniziare dalla prima grande differenza tra i due tipi di pannelli:
- i pannelli solari termici convertono i raggi solari in energia termica per riscaldare l’acqua sanitaria
- i pannelli solari fotovoltaici sono capaci di convertire la luce solare in energia elettrica
Il primo quindi utilizza i raggi per scaldare l’acqua; il secondo trasforma la luce in elettricità.
Come funzionano?
Un pannello solare termico per riscaldare l’acqua presente nel serbatoio impiega un tempo che varia dalle 8 alle 10 ore. Il tempo per il riscaldamento del serbatoio è variabile e dipende da alcune variabili: le condizioni meteo, la stagione in cui ci si trova, la latitudine e l’esposizione al sole.
Durante l’inverno quindi la produttività del panello cala inevitabilmente e per la notte sarà possibile utilizzare l’acqua calda prodotta durante il giorno.
Nel caso dovesse finire l’acqua calda è possibile:
- aspettare un nuovo ciclo di riscaldamento e quindi il sorgere del sole
- abbinare l’impianto a una caldaia a gas
Il pannello solare fotovoltaico invece sfrutta il materiale di cui normalmente è realizzato ovvero il silicio. All’interno del silicio sono presenti elettroni e quando questi ultimi vengono colpiti da un fotone (piccolissima particella di luce) iniziano a fluire nel circuito del pannello producendo così corrente elettrica.
Ma quindi quale è il migliore?
Non si può definire quale è migliore o peggiore tra i due, poiché il tutto dipende dalla propria abitazione e dalle necessità: se si punta a risparmiare il pannello solare è un investimento più economico e soddisfa quasi completamente il fabbisogno di acqua calda quotidiana dell’intera abitazione; questo impianto lo si può integrare anche al riscaldamento domestico ottenendo risultati con il 40% di rendimento in più. Rispetto alla spesa sostenuta inizialmente l’impianto sarà ammortizzato nel giro di massimo 6 anni.
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