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Come utilizzare gli accumuli per fotovoltaico e massimizzare l’autoconsumo

Gli accumulatori fotovoltaici non sono oggetti magici, ma consentono di sfruttare l’energia del Sole e risparmiare anche di notte.
Inoltre, convengono sempre di più, sia al Sud che al Nord Italia: scopri in cosa consiste il vero risparmio e quale accumulatore è meglio scegliere per il tuo impianto del sole.

Prezzi, incentivi e risparmio per il fotovoltaico con accumulo

Le nuove tecnologie e la corsa all’innovazione hanno portato alla veloce diffusione di accumulatori, o batterie d’accumulo, sempre più efficienti ed economiche.
Ma perché accumulare energia elettrica conviene?

La fine del Conto Energia ha ridotto la convenienza degli impianti realizzati per guadagnare dallo scambio sul posto di energia elettrica. Se aggiungiamo gli incentivi fiscali statali del 50% e validi per tutto il 2016, l’installazione di un impianto fotovoltaico con accumulo è ancora più conveniente perché:

  • consuma anche di notte l’energia elettrica autoprodotta durante le ore diurne
  • aumenta il guadagno per autoconsumo
  • protegge dagli aumenti dei prezzi dell’energia elettrica

Come funziona un impianto fotovoltaico con accumulo

Un impianto fotovoltaico produce semplicemente energia elettrica. Se non sono presenti accumulatori e l’energia prodotta non viene consumata interamente all’interno dell’abitazione, essa si riversa in rete: viene quindi “rivenduta” durante le ore di irraggiamento.

Accade però che la maggior parte del consumo di energia avvenga la notte. Aggiungere una batteria di accumulo  permette di immagazzinare la corrente prodotta di giorno, ma necessaria al consumo notturno.

Tipologie di accumulo per impianti fotovoltaici

Le batterie di accumulo sono così distinte:

  • Inverter con accumulo

Di solito al litio, occupa poco spazio e si incorpora all’inverter. È tipico negli impianti fotovoltaici di nuova generazione, ha impatto minimo sia sull’estetica dell’impianto, sia per quanto riguarda la opere di adeguamento a cui sottoporre l’impianto fotovoltaico.

  • Pacco batterie esterno

Di solito al piombo – gel, sono più economici ma molto ingombranti. Inoltre, essendo aggiunti a impianti fotovoltaici già installati richiedono operazioni e interventi complessi.

Quando scegliere l’accumulatore: casi di convenienza

L’installazione di un accumulatore fotovoltaico richiede un’analisi precisa e accurata delle condizioni dell’impianto: proprio per questo motivo è buona cosa richiedere consulenza tecnica. Solo così si potrà valutare il vero risparmio in bolletta e la soluzione perfetta porterà reali benefici al consumatore.

Per esempio: se una famiglia vive molte ore fuori casa per lavoro e i consumi diurni sono nettamente inferiori a quelli notturni, un impianto fotovoltaico con accumulo è la soluzione ideale. L’accumulatore sarà la miniera d’oro a cui attingere quando il sole non c’è più ma serve corrente elettrica.
Nel caso di abitazioni di campagna o di montagna, isolate e scollegate dalla rete, un impianto con accumulatore fotovoltaico (definito stand-alone o off-grid) conviene perché autosufficiente. In questo caso infatti:

  • non si dipende da alcun gestore
  • non si pagano le bollette
  • non esistono costi fissi né oneri di rete o altre imposte per utilizzare la corrente elettrica

Rivolgiti agli esperti del settore e segui la procedura ideale per l’installazione di un impianto fotovoltaico provvisto di accumulo. Essa consisterà nella redazione di un preventivo, una progettazione preliminare che prevederà la dimostrazione dei rendimenti, l’installazione certificata e collaudata, il monitoraggio locale che verificherà la produzione dell’impianto e la progettazione e assistenza pratiche autorizzative per un’eventuale connessione alla rete elettrica.

A questo punto potrai finalmente dire che il tuo impianto fotovoltaico con accumulo conviene

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