Secondo la direttiva in vigore dal 4 dicembre 2012 le grandi imprese dovranno essere provvedere a un audit energetico (o check up energetico) svolto da esperti qualificati Entro il 5 dicembre 2015. Lo ha previsto la direttiva sull’efficienza energetica 2012/27/Ue.

L’obiettivo della direttiva sta nel ridurre i consumi energetici degli edifici del 20% entro il 2020. L’obiettivo pare ancora lontano nonostante il discorso energetico sia ormai un punto fondamntal nella politica adottata dall’ UE. Tra gli obblighi del provvedimento rientra la sottoposizione delle grandi imprese a un audit energetico: si tratta di una diagnosi atta ad analizzare la situazione energetica cercando di capire in che modo l’energia viene utilizzata in azienda, le cause di eventuali sprechi e le conseguenti proposte di soluzioni da attuare sul caso specifico. La diagnosi andrà poi ripetuta ogni 4 anni.

La direttiva inoltre prevede obblighi annuali di efficientamento sia per gli immobili pubblici sia per le utility dell’energia e del gas, nonché la valorizzazione delle EsCo (le aziende che forniscono servizi energetici) e la promozione della cogenerazione ad alto rendimento. La direttiva 2012/27/Ue va recepita entro il 5 giugno 2014; da quella data saranno abrogate le direttive 2006/32/Ce e 2004/8/Ce.

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